Il racconto delle mie esperienze, la condivisione delle mie emozioni...

lunedì 21 novembre 2011

A special female celebration: Culo

Today I spend a post speaking about  "side". The "side" of a woman is simply her buttocks, her ass. In Italy this expression recently gains a wide diffusion in media when it needs to speak about women's ass. A new photo book dedicated to "b side" suggests me this topic: the canadian fashion photographer Raphael Mazzucco has realized a special tribute to this element of female beauty.

This book of 248 pages is entitled "Culo", the italian translation of the english term ass. The book collects 200 photographs and artworks of stunning womens "b sides". Not only a set of artistic pics but a evidence of a crucial element of contemporary social life, at least in western countries. 

Culo testimonies the "... new epicenter of female sexuality ..." as Amazon write in his site presenting the book. I am not a fetish admirer of female asses but personally I agree with this statement: in fact today every kind of female underwear, pants and dress is designed to magnify the bottom curves of female body. 

I see every day and in every contest girls and women exalting their ass with her clothes. A world famous proof of this phenomen appeared few months ago during the marriage of Prince William & Kate Middleton when the bride's sister and dridesmaid, Philippa Middlenton commonly known as Pippa, became the really "principal" of the marriage.

Pippa has worn a fitted white dress exalting her perfect "Coca Cola bottle" silhouette and her ass have gained a worldwide fame. No girl or women should wear a white dress in a marriage except for the bride! Kate is doubtless beautiful than her sister but Pippa's "b side" has winned the "challenge" becoming herself a famous VIP.

The book will be available from tomorrow and I has ordered a copy online: I think it will be very interesting. Below I link a clip inspired by the book available on the net.

 

venerdì 18 novembre 2011

Dangerous Method

Keira Knightley nel recente film "A dangerous method" ha dimostrato di essere una grandissima attrice. La sua interpretazione di Sabine Spielrein è stata certamente straordinaria soprattutto nella prima parte del film quando la giovane, malata mentale, arriva nell'ospedale psichiatrico in cui incontra il Dott. Karl Jung. La storia narrata è appunto quella dell'evoluzione del rapporto tra Sabine e Jung prima rispettivamente solo paziente e dottore, poi allieva e maestro (la Spielrein diventerà anche lei psicanalista) e infine amanti. Le vicende tra i due offrono lo spunto per descrivere il particolare rapporto tra Jung e Freud e il contesto della psicoanalisi nel periodo tra le due guerre mondiali.

Il modo in cui balbetta, il tremore del corpo e i tic del viso che la Knigthley riesce a dare al proprio personaggio trasferiscono pienamente l'idea delle grandi difficoltà psicologiche in cui la ragazza era all'arrivo nell'ospedale all'inizio del film. In quel luogo avverrà l'incontro col Dott. Jung. Al tempo stesso i lampi di lucidità e la rapidità meccanica che l'attrice mostra alternati ai tic, ai tremori del viso e del corpo ad esempio nella scena del test alla moglie del Dott. Jung sono un'altra grande prova della sua bravura. In aggiunta a tutto questo la sua bellezza eterea appare perfetta negli abiti del tempo. Soprattutto il corsetto dona moltissimo a miss Knigthley.

Il film di Cronenberg oltre alla bravura della protagonista offre però diversi spunti affrontando temi certamente difficili e complessi senza mai scadere ne nel melodramma ne nella volgarità ma riuscendo anzi a dare grande umanità ai protagonisti che vivono le varie sfumature della vita spaziando dalla felicità, al dolore, alla gelosia fino alle pulsioni sessuali. La scena più impegnativa è quella in cui il Dott. Jung colpisce con vigorose scudisciate le natiche della protagonista inginocchiata sul letto con i polsi bloccati alla sponda in ferro battuto del letto.

La scena pur essendo brevissima eccelle per eleganza ed erotismo ed è ben calata nel film dato che le scene precedenti "preparano" a dovere lo spettatore. Infatti fin dai primi minuti della pellicola si intuisce la natura masochistica della protagonista. L'azione rapidissima è riflessa in uno specchio in modo da trasmettere allo spettatore realismo, intimità e aumentarne l'intensità quasi a trasmettere le sensazioni mentali prima ancora che fisiche, provate dalla Spielrein in quel momento. Se qui Cronenberg riesce ad essere davvero icastico in tutto il film mostra tutte le sue qualità di regista confezionando un prodotto davvero godibile.

Riguardo i due coprotagonisti, Fassbender e Mortensen, che interpretano rispettivamente Jung e Freud mi hanno dato l'impressione di essere soltanto i "valletti" della Knigthley la cui interpretazione è il vero fondamento del film. Non so se Jung fosse realmente pacato e tranquillo ma Cronenberg ne fa una persona mite e tranquillissima che pur attratto dalla propria paziente esita non poco prima di cedere alle sue avances. Oggi le chiameremmo così. Mentre invece Freud appare in una luce negativa: assai poco carismatico, poco scientifico e più preoccupato a difendere il suo "universo" che a proseguire la sua attività medica. Notevole la sua fissazione per il sesso che il film mette in luce ma credo che questo fosse vera.

Una particolare menzione merita l'interpretazione di Vincent Cassel di un paziente "libertino" del Dott. Jung molto sui generis, Otto Gross. Questo personaggio, realmente esistito e anche lui psicologo oltre che filosofo rappresenta un pò il diavoletto di Jung. I virtuosi della psicologia mi passino il termine. Infatti nel film Otto "aiuta" il Dott. Jung, sposato e padre di famiglia, a "lasciarsi andare" e ad iniziare una relazione sessuale e aggiungerei anche cerebrale con la Spielrein di cui era stato medico oltre che professore universitario. Una relazione in cui come detto l'aspetto masochistico è centrale.

Le qualità artistiche della Knigthley, la sapiente regia di Cronenberg e gli spunti che il film offre riguardo l'etica professionale, il tradimento e i rapporti sadomaso oltre che riguardo le malattie psichiatriche ne fanno sicuramente un film che merita di essere visto. Di seguito vi posto il trailer.

lunedì 14 novembre 2011

Ma cos'è questo sesso

Gente simpatica che con semplicità e simpatia parla di sesso. Niente morbosità ma onestà e chiarezza senza volgarità. Forse un po' costruito ad arte, forse un po' di esibizionismo ma in televisione ci sta e soprattutto in altri contesti si vede di molto peggio. La conduttrice, Elena di Cioccio in una versione capello "dark", ci sa fare o almeno il programma le consente di tenere il polso della situazione e di gestire il "pubblico - opinionista" da bravo direttore d'orchestra con ironia e senza fare la maestrina. 
La Malaeducaxxxion su La 7 è un programma che torna sul sempre florido filone del sesso e lo fa col piede giusto senza esagerare in una televisione cafone e spesso volgare. Ecco una delle ultime puntate in cui per parlare di cavità si invita un famoso geologo televisivo: se non è questa originalità!!!



sabato 12 novembre 2011

Confessarsi con Lady Blanche

Ieri sera sono stato a cena con Lady Blanche. Ci conosciamo e ci frequentiamo da oltre 10 anni in modo piacevole e discreto. Lei è una donna molto elegante e bella che dimostra assai meno dei suoi 48 anni: fisico naturalmente slanciato, tanta palestra, vita sana, ascendenza nordica... insomma un bel mix. Divorziata da 12 anni e mamma di una ragazza di venti anni.

Tra noi tutto è cominciato con un flirt "innocente" poi sfociato in una breve relazione che si è trasformata in una amicizia speciale che ancora adesso continua. Abbiamo un ottimo feeling e Lei è una delle poche donne con cui riesco a "raccontarmi" in modo chiaro e completo. E progressivamente, anche se il feeling sessuale c'è sempre, è diventata sempre più una mia preziosissima confidente e consigliera anche in ambito lavorativo data la sua lunga esperienza come manager in una grande società internazionale.

Era un pò di tempo che non la sentivo e anche se adesso ho il blog avevo bisogno di raccontare le mie ultime vicende così la scorsa settimana l'ho chiamata e Lei mi ha invitato a casa sua. La serata si è svolta in maniera piacevolissima come una rimpatriata tra vecchi amici ed è continuata in moto altrettanto piacevole come l'ennesimo rendez vous tra vecchi amanti e senza strascichi negativi visto che sono ritornato single dopo aver rotto (non so quanto definitivamente) con Ransie. Il vino ha piacevolmente "benedetto" questa serata.

La nostra chiacchierata è stata molto proficua perchè Lady Blanche è riuscita ad inquadrare benissimo tutta la questione attorno a cui mi sto arrovellando da tempo e ovviamente mi ha passato la palla dato che sta a me risolvere la questione e questo lo sapevo, come so bene anche che i pesi condivisi diventano più leggeri.

Mi trovo indubbiamente in un periodo riflessivo...

giovedì 10 novembre 2011

Angeli e Angeli

Gli angeli sono quelle creature celestiali, presenti un po' in varie culture della terra, che fanno da tramite tra il cielo e la terra, tra gli uomini e le divinità. Wikipedia riporta la definizione "inviato", "messaggero"Nella Bibbia è famoso l'episodio della Scala di Giacobbe il cui significato cabalistico è assai profondo. In questo post non voglio parlare però di Cabala o Religione ma di qualcosa di ben più profano come Victoria Secret che molto "astutamente" (marketing?) ha pensato di affidare la propria immagine a delle testimonial chiamandole Angeli. Ecco un video della loro ultima parata.
Buona visione.


Penelope e i suoi tacchi alti

Non me la scorderò mai il primo giorno che l'ho incontrata con le sue Louboutin e i pantaloni aderenti, il giubbino sportivo e il casco in mano in quella giornata primaverile. Penelope è stata una piccola meteora nella mia vita lavorativa e si che di donne belle e interessanti col mio lavoro ne incontro tante tra colleghe, clienti e controparti. Lei mi aveva colpito prima con suo corpo appariscente e col suo look discreto... a parte le Louboutin dai tacchi alti che tanto amava e che io invece ritengo scarpe più da sera che da ufficio ma si sa che de gustibus.

Penelope è molto curiosa, piena di vita e super attiva una di quelle che vanno a mille e tutte queste cose mi avevano colpito dritto al cuore... oltre che ovviamente carina fisicamente con quelle forme generose di un corpo super atletico. Creativa e vulcanica, simpatica ed eccellente nei rapporti umani ma ahimè troppo frettolosa e poco riflessiva ma soprattutto non in grado di gestire lo stress che un lavoro complesso e d'attenzione ti richiede.

E così alla fine Penelope da promettente collega è diventata una "ex collega" e devo confessare con mio grande dispiacere perché mi manca la sua energia e la sua simpatia. Ora che è lontana e che ci sentiamo di rado il suo sorriso, i suoi occhi scuri, il nostro "beccarci" reciprocamente nelle intense giornate di lavoro e i nostri rendez vous serali mi riscaldano quando la malinconia del suo ricordo mi intristisce. 

lunedì 7 novembre 2011

Silvio leave the chair, please!!!

La vignetta dell'Indipendent (a destra) è fin troppo eloquente e quella dell'Economist (a sinistra) è altrettanto impietosa. Forse è giusto il momento davvero di guardare in faccia alla realtà dopotutto la differenza tra simpatia e stupidità è ben nota alle persone di buon senso. 
L'auspicio davvero grande è che tanta leggerezza e sconsideratezza sia d'insegnamento a chi lo sostituirà: l'Italia non ha bisogno di caste o sanguisughe ma soltanto di persone oneste e che siano disposte a fare qualcosa d'importante per il bene comune.

domenica 6 novembre 2011

Come back at "home"

E la pioggia finalmente arrivò sulla città dopo una lunga estate calda...

Solo soletto a casa col mio ginocchio dolorante mi sono preso un attimo di pausa dal mondo lontano dagli amici, dall'altra metà del cielo e dal lavoro e mentre me ne sto seduto sul letto col pc mi ricordo del mio vecchio blog che avevo iniziato e abbandonato a se stesso qualche mese fa ed eccomi qui. 
Mille cose sono successe in questi mesi, persone che sono entrate nella mia vita, persone che ne sono uscite ed eccomi qua a tirare di nuovo le somme di questo insieme di eventi disordinati e complessi che è la mia esistenza.
In un certo senso sono tornato a casa con una nuova consapevolezza e nuovi stimoli e appena il ginocchio sarà a posto potrò tornare a correre come prima.