Il racconto delle mie esperienze, la condivisione delle mie emozioni...

martedì 28 dicembre 2010

Natale...

Il Natale, proprio come nel racconto di Dickens, è innegabilmente un momento in cui ognuno di noi si deve guardare dentro. Lo dico senza retorica e con riferimento a me e in particolar modo riguardo a quello che ho provato durante il cenone di Natale (quindi se vogliamo con un certo egoismo rispetto ai tanti problemi seri con cui moltissime persone si devono confrontare ogni giorno...). In questo post voglio raccontare proprio i pensieri che mi hanno turbato dopo il cenone ma prima voglio fare qualche premessa.

Premessa 1:  Il week end prima di Natale l'ho passato con Ransie ed è stata una serata intensa e molto emozionante. Cena romantica, gioco di sguardi e sensualità vibrante quindi diretti da me senza disco e senza locali. Appena entrati in casa, la mia piccante matricola universitaria (con fare da provetta burlesquer) mi ha regalato un sensuale spogliarello restando solo con un fantastico completo intimo e i suoi vertiginosi tacchi.  E' bastato questo per farmi capitolare e ci siamo abbandoti alla passione facendo sesso direttamente sulla chaise longue del soggiorno.

Premessa 2:  Sono un romantico. Mi piace fare le cose in grande e mi piace fare le sorprese. Per questo tendo a mettermi nei casini. Anche stavolta ho fatto così. Ho affittato un loft a Londra dal 31 al 2 gennaio per il Capodanno e ho comprato due voli: uno per me e uno per Ransie, ovviamente senza dirglielo. Come credete l'abbia presa?

Premessa 3: Ovviamente ho pensato bene di fare il figo e stappare una bottiglia di Berlucchi , riempire due flute, abbracciarla e dirle che avremmo passato il Capodanno assieme, in un loft, a Londra. Allo stupore iniziale seguì un'accigliata espressione di irritazione del suo viso e Ransie esordì con "Ma fai sempre come ti pare?" per poi andare dritta nella mia camera tornando poco dopo con una (mia) camicia addosso. Incavolata nera ha attaccato una filippica sul fatto che un conto è uscire assieme di nascosto, un conto è passare 3 giorni a Londra in un loft, soprattutto se ci frequentiamo da poco, soprattutto visto che i suoi avrebbero un colpo se sapessero che ci vediamo di "nascosto" e che la porto a Londra per il capodanno, etc, etc....

Premessa 4: La discussione è continuata per una buona parte della serata e mi ha detto che sono un irresponsabile, un immaturo, un egoista, che penso sempre al lavoro, etc.... Poi ad un certo punto in cui davvero le sue parole stavano (quasi) per farmi sentire una sorta di Zio Scroodge ha preso ed è andata in camera mia chiudendo la porta a chiave e lasciandomi solo in sala. Io non sapendo se ridere o piangere per la situazione surreale che stavo vivendo mi sono sdraiato sulla chaise longue e sorseggiando il Berlucchi addormentandomi dopo un'oretta. Ho dormito (scomodamente) fino a circa le 4 del mattino quando un dolce bacio della mia ospite mi ha risvegliato chiedendomi se sentivo freddo ed io ho risposto che  il letto è fatto per dormire. Lei mi ha dato uno schiaffetto sul viso e mi ha preso per mano portandomi a letto con Lei. Ovviamente ha detto che era incazzata nera con me però... non era questo il momento di parlarne e che mi avrebbe punito dandomi una risposta sul Capodanno assieme soltanto il 29 dicembre (che stronza!). E dopo aver messo in stand by il mio progetto ha preteso che (testuali parole) "mi dessi da fare per soddisfare i suoi appetiti sessuali a piccolo, parziale risarcimento del mio comportamento nei suoi confronti" (lasciamo stare.....).

Premessa 5: La discussione con Ransie e la sua reazione mi ha mandato in crisi e ho sentito il bisogno di parlare e confrontarmi con qualcuno sul mio modo di comportarmi con il gentil sesso. Sono veramente un immaturo? Non penso agli altri? Faccio sempre come mi pare? E soprattutto è questo il modo di comportarmi con Ransie visto il rapporto che c'è con i suoi genitori? 
A parte il mio Blog c'è solo una persona con cui riesco a parlare liberamente di queste cose, Lady Blanche. Ci conosciamo e ci frequentiamo da oltre 10 anni. Tutto è cominciato con un flirt, nato quando si era da poco divorziata, poi sfociato in una relazione che si  andata trasformando in una amicizia speciale che ancora adesso continua. Ormai non la considero una ex ma piuttosto una consigliera e confidente esperta capace di aiutarmi a risolvere molti dei miei dubbi. La volevo invitare a cena ma molto gentilmente è stata Lei ad invitare me a casa sua dove abbiamo passato una splendida serata ricordando il passato in modo molto "esplicito e coinvolgente" a riprova che il nostro feeling è ancora molto forte. E così mentre eravamo a letto assieme le ho raccontato di Ransie e dei miei dubbi. Lady Blanche con la sua calma e con la sua esperienza mi ha detto che già il fatto che mi stavo facendo queste domande era positivo e che dovevo cercare da solo la risposta alle mie domande. Insomma sono da punto a capo.

Premessa 6: Ma la settimana prima di Natale non si è certo fermata lì, perchè sono andato al cinema con Blondie e poi... chez elle. Ovviamente è stata una serata magnifica anche se devo dire che Blondie sta perdendo un pò della straordinaria carica erotica che aveva quando la conobbi per la prima volta. O forse sono io che mi sento meno attratto da Lei. A voler complicare ulteriormente i miei incontri galanti prima di Natale ho avuto un piacevole aperitivo con Liu Jo a cui ho regalato un libro sulla matematica con riferimento all'insegnamento di questa materia nelle scuole dato che Lei è una prof... con una fantastica silhuoette ma sempre una prof.    

Premessa 7: I regali di Natale. Come detto un libro a Liu Jo mentre a Blondie ho regalato una trousse Pupa e qui tutto facile come sono stati facili quelli per parenti e amici stretti. A Ransie invece ho regalato una sottoveste di raso La Perla (soprassediamo sul prezzo...) un modo gentile per dirle di non mettersi più le mie camicie quando è da me. Dopo quattro giorni che non ci sentivamo il 23 sera ci vediamo per andare a bere qualcosa e appunto per scambiarci i regali. Appena sale in macchina  cominciamo a discutere e finiamo per farlo tutta la sera in macchina. Quando poi finalmente ci scambiamo i regali le do il pacchettino e lei si mostra piacevolmente sorpresa del presente ma non mi lesina una stoccatina dicendomi che "è un regalo da vecchietta... forse perchè sei abituato a frequentare tardone" (non mi voleva dare soddisfazione). Poi è Lei a darmi il regalo e se ne esce con un pacchettino piccolo piccolo che contiene una betoniera macchinina di quelle per bambini: un modo simpatico per dirmi che sono infantile a suo dire. E comunque quando ero bambino mi piaceva giocare con ruspe e betoniere. La serata è terminata con un lungo bacio.

Il 24 ero al cenone con parenti e amici in tutto 35 persone (mia madre esagera sempre) e ad un certo punto mentre mangiavo le prelibatezze che riempivano la tavola e mentre la procace figlia dei vicini (17 enne...) stuzzicava le mie fantasie mi sono reso conto che ero l'unico uomo in età "congrua" per avere una fidanzata o una moglie ad essere solo. La cosa mi ha lasciato di sasso. Tanto più considerando che nella settimana prima ho incontrato 4 donne e ho fatto sesso con 3 e nessuna è una escort (di questi tempi occorre sottolinearlo). E non è la I volta che mi capita. Ma forse è proprio questo il punto? Dovrei cominciare a comportarmi come un uomo e non come un ragazzo?

Praticamente non sono capace di trovare una ragazza con cui vivere una storia normale? Presentarla ai miei , andare a cena dai suoi, uscire con le sue amiche e cose di questo genere? Rimarrò sempre solo nel giorno di Natale?

Non ho ricevuto la visita dello Spirito del natale futuro di memoria dickensiana ma la cosa di fatto mi ha rovinato il Natale e nemmeno Babbo Natale è riuscito a tirarmi su il morale. Unica nota positiva della serata, se vogliamo considerarla tale, è stata quella di aver ricevuto gli auguri via sms di Penelope una mia ex collega che mi annunciava che il 29 sarebbe tornata in città e che ero precettato per una serata "distruttiva" con Lei ed altri amici.

Intanto aspetto ancora una conferma da Ransie sul Capodanno a Londra assieme.

martedì 21 dicembre 2010

In amore mi piace...

Per la serie piccole divagazione notturne...

In amore mi piace,
  • Il gioco di sguardi con Lei,
  • Sedurla ma anche farla ingelosire,
  • Cucinare (raramente) per Lei
  • Giocare col suo erotismo inventando sempre situazioni nuove e intriganti,
  • Far venire a galla tutta la sua sensualità, 
  • Farla diventare la Musa delle mie fotografie,
  • Accompagnarla (talvolta) a fare shopping e "smontare" tutte le sue scelte,
  • Regalarle (ogni tanto) lingerie sexy,
  • Fare il dispettoso per farla arrabbiare per litigare e finire poi a fare l'amore,
  • Baciarla con calma e senza fretta abbracciandola contro una parete o sul divano,
  • Spogliarla accarezzandola,
  • Bendarla e sussurrarle quanto la desidero,
  • Fare sesso su un lettone morbido legandole i polsi,
  • Sfinirla coi miei baci anche dopo aver fatto sesso infuocato,
  • Accarezzare il suo corpo nudo al mattino,
  • Lasciarle deliziosi succhiotti sulla sua schiena o sul suo "lato b",
  • Fare la doccia con Lei,
  • Impicciarmi delle sue fantasie erotiche,
  • Proporle nuovi giochi erotici,
  • Fare i commenti sull'aspetto fisico e sul look delle sue amiche, di conoscenti o di donne famose,
  • Mettermi a parlare di lavoro mentre stiamo ancora nudi a letto,
  • E dopo che Lei è andata via mi piace scrivere sul mio Blog....

venerdì 17 dicembre 2010

Maddy a bit of my past, a bit of my heart

Today is a cold day without sun and old and blue memories rise from the past: years ago two youngers, a boy and a girl, who loved each other lived an intense but short liason. She was Maddy, His was Me.

Like Bob Dylan dedicated to his muse, Edie Sedgwick, this beutiful song "Just Like a Woman", I dedicate that to Maddy a bit of my past a bit of my heart.



giovedì 16 dicembre 2010

La bellezza degli occhi (pensieri sparsi)

Ieri sera in metropolitana sono stato fulminato. Due grandi occhi azzurri che sbucavano da una sciarpa in lana verde che copriva metà del viso di una ragazza con fantastici capelli ricci castano chiari. Era sicuramente molto giovane, tra i 18 e i 22 anni, presumibilmente l'età di Ransie anche a giudicare dal suo abbigliamento da studentessa: felpa, jeans e zainetto con casco a tracolla. 

Aspettavo la metro, mi giro ed ecco vedo i suoi bellissimi occhi, luminosi e belli, che in un brevissimo momento hanno calamitato tutta la mia attenzione. Non stavo guardando il suo corpo o il suo viso come spesso capita quando incontri una ragazza avvenente ma soltanto i suoi occhi e se avessi avuto con me la mia reflex le avrei chiesto se mi avesse concesso qualche scatto.

Gli occhi femminili hanno sempre esercitato su di me un fascino particolare: magnetici e sensuali con la loro capacità di parlare ben più delle parole e anche ieri ho avuto l'ennesima prova di questo "enchantment" che un paio di occhi sono capaci di esercitare su di me.

mercoledì 15 dicembre 2010

Burlesque: sdoganato?

Finora la mattinata non è stata particolarmente pressante e così mi sono trastullato un pò su internet, recuperando un pò del sonno perso ieri sera dato che sono uscito di palestra alle 10 e sono andato a dormire a mezzanotte. 
Ho trovato questo bel filmato pubblicitario di Dior che ha come protagonista la bella Marion Cotillard (che devo confessare finora per me era solo un nome) che interpreta una fin troppo sexy e provocante ballerina di burlesque che conquista un attempato Lord su sedia a rotella.

A mio giudizio lei con un taglio di capelli alla Katy Perry è favolosa ma la cosa che mi ha colpito è il fatto che una maison prestigiosa come Dior faccia uno spot ispirato al burlesque segno che ormai tale "forma idi intrattenimento" (come lo chiamo sennò?) è ormai così diffusa e affermata da non essere più riservata ad un ambito di nicchia ma presente ormai in tanti locali che dedicano a spettacoli di questo genere serate spot o cicli di serate come del resto ho avuto modo di assistere recentemente sia a Roma che a Milano.

Ecco il video.

martedì 14 dicembre 2010

Distrutto... ma soddisfatto

Stamattina sono distrutto: ieri sera sono uscito dall'ufficio a mezzanotte esatta. Ho dovuto ultimare un lavoro urgentissimo che andava inviato e che non potevo demandare ai miei collaboratori. E' stato un pò tornare in trincea e mi sono sentito come un soldatino alle prime armi a tornare a saltare tra powerpoint e excel usando la tastiera come facevo qualche anno addietro. Ieri ho completato un'altra tappa e tutto procede verso la meta finale. Devo riconoscere che lavorare a questi ritmi è davvero stressante, però la soddisfazione che ti da riuscire a chiudere un progetto che hai ideato e seguito in tutta la sua realizzazione è davvero senza prezzo. O meglio costa la stanchezza e il tempo che il lavoro ha sottratto alla vita personale. E qui bisognerebbe fare un bel pò di riflessioni. Ma d'altronde parafrasando Ligabue "il tempo che non usi che interesse avrà?".

Tornato a casa ho avuto perfino la voglia di cucinarmi spaghettini con un'improvvisato soffritto di salmone affumicato, poi sono riuscito a lavare i piatti e infine a crollare a letto intorno all'una e 20. Stamattina sveglia alle 7.00 e arrivo in ufficio alle 9 meno 20... niente incontri piacevoli in metro e ufficio (giustamente) deserto. Poi dalle 9 si è scatenato una tempesta di mail, telefonate, riunioni, e adesso... palestra per svagarmi un pò.  


venerdì 10 dicembre 2010

Antikythera mechanism (courtesy from old Greek culture and modern Lego Toys)

When I was children my best toys were Lego and I was very curious about misteries from the human past. Today I read on an online newspaper a scientists group recreating an old Greek mechanism using Lego (The video in the post shows the recreated device). The find is the famous Antikythera mechanism, found in 1901 in the Antikythera wreck (more information from wikipedia).

It's very amazing this news because shows that oldest cultures had a very high knowledge. Infact in 2006 X Ray analisys shows the true purpose of this mechanism: to forecast celestial events and eclipses. A most complex manual calendar!

I think It need write and dedicate this post to all children curious of the life and interesting in science (and playing in Lego) and to all children grown and again a little bit children. Like me....
 

giovedì 9 dicembre 2010

Colazione con Liu Jo

La giornata, che si preannuncia campale sul piano lavorativo mi ha costretto ad essere in ufficio un pò prima rispetto al solito ma al tempo stesso mi ha anche riservato una piacevole sorpresa: appena uscito dalla metro ho incontrato inaspettatamente LiuJo: una ragazza che ho recentemente conosciuto tramite amici comuni che ho soprannominato così perchè la prima volta che l'ho incontrata indossava un pantalone proprio della nota marca d'abbigliamento che metteva in luce la sua (davvero notevole) silhouette.

Visto che era abbastanza presto l'ho invitata a prendere un caffè con me mentre facevo colazione al bar vicino alla metro. Lei ha acconsentito e così abbiamo avuto l'occasione di fare quattro chiacchiere. Lei è un'insegnante di matematica ed ha un anno meno di me. Anche se non la conosco bene mi sembra una ragazza molto intelligente e simpatica oltre che con un fisico molto interessante. Sfortunatamente il nostro incontro è stato piuttosto breve dato che dovevamo entrambi andare al lavoro ma sono comunque riuscito a farmi dare il suo cellulare per sentirci.

Come se non fossi già abbastanza incasinato...

martedì 7 dicembre 2010

Un week end "speciale"

La scorsa settimana è stata una settimana molto intensa sia sul piano personale che su quello lavorativo, non a caso infatti il mio blog è rimasto inattivo ma ora proverò a raccontarlo.

Venerdì: la sera dopo il lavoro ho avuto un'uscita tranquilla in discoteca con vari amici che non vedevo da qualche tempo, niente implicazioni sentimentali, nessun flirt ma ovviamente tante, anzi tantissime tentazioni dato che il locale in cui sono andato aveva una serata a tema davvero interessante. Di venerdì però penso che l'importante non sia stato tanto la serata quanto piuttosto l'aver ricevuto due telefonate nel pomeriggio una di Ransie e una di Blondie. Entrambe costituiscono larga parte dei miei problemi sentimentali degli ultimi 12 mesi. Parafrando la canzone, tutto il resto è stato ... una piacevole distrazione. Il momento di scegliere sembrava arrivato ma nonostante tutto lasciai trascorrere la serata senza rispondere a nessuna delle mie due simpatiche "amiche".

Sabato: puntualmente vengo svegliato alle 10 da una chiamata di Ransie che, visibilmente irritata per essere stata "trascurata" la sera precedente ma sicuramente contenta (come del resto lo ero anche io) voleva mettere i puntini sulle i e comincia una di quelle fantastiche discussioni "uomo - donna" che tipicamente odio sostenere e a cui reagisco con fare indisponente per far invipirerire la mia interlocutrice. Anche stavolta era cominciata così ma ad un certo punto, sorprendendo anche me, cosa le vado a dire: "Passo a prenderti alle 20.30?" (testuali parole). Devo dire di averla presa di sorpresa infatti al cell rimane per un secondo muta (che bello quando una donna ammutolisce!!!) ma si riprende subito e mi chiede se ovviamente dobbiamo fare tutto di nascosto perchè i suoi non devono nemmeno pensare che noi due usciamo assieme. "Yes of course" le rispondo. Mi chiede dove andiamo e le dico che è una sorpresa perchè si tratta di un cena e di un dopo cena speciale per una persona speciale. Prova a carpirmi dettagli sulla serata ma non le concedo nulla e così ci salutiamo e io cado di nuovo sul cuscino pensando che ancora non ho niente in mente ma ho comunque il tempo per pensarci. La domanda nasce spontanea, almeno per me: perchè l'ho invitata? Addirittura andarla a prendere a casa? Stavo contraddicendo (la parola adatta...) i miei buoni "propositi" di non avere una storia con Lei eppure la invito per una serata speciale.

La vita è fatta di contraddizioni. E infatti subito dopo chiamo Blondie,  che non sentivo da un pò e con cui avevo bisogno di riaggiornarmi. Le nostre telefonate sono sempre cordiali e gentili finchè l'argomento non cade sul nostro più grande interesse comune e allora direi che diventano telefonate piene di malizia e sensualità. Anche stavolta è stato così e ognuno ha giocato con l'altro come il gatto col topo. Lei mi ha proposto di passare assieme la serata invitandomi ad una festa organizzata da una sua amica in un bel locale ma ho dovuto replicare che avevo già un impegno ma che potevamo comunque vederci la prossima settimana. La giornata è poi proceduta rapidamente per organizzare la serata con Ransie: ho prenotato uno dei ristoranti più caratteristici e particolari della città e ho selezionato la discoteca con la serata più interessante.

Così mi sono presentato all'appuntamento con la mia giovane maliziosa "tentazione", dagli occhioni dolcissimi e dalle gambe che in minigonna (con stivali neri e collant) diventano due fiumi in piena di cattive intenzioni, con 13 rose e un pacchetto di After Eight. Inutile dire che il ristorante in cui l'ho portata (nella parte più bella del centro della città) davvero originale tanto che lo definirei unico l'ha davvero colpita e non è semplice perchè una ragazza come Ransie ha avuto la fortuna di girare parecchio e di posti belli ne ha visti moltissimi. La cena è stata davvero piacevole e anche se le portate erano davvero invitanti la nostra attenzione è andata più al buon vino che al cibo mentre ci perdevamo letteralmente l'uno negli occhi dell'altra. All'uscita dal ristorante Ransie mi ha proposto una passeggiata a piedi e così anche se a tratti pioveva ci siamo inoltrati lungo il dedalo di stradine del centro e in un angolo buio ci siamo baciati con grande passione e desiderio. Le nostre bocche parlavano per Noi. Non so dire quanto ci siamo baciati, verosimilmente qualche minuto, ma l'atmosfera era comunque così magica che se ci ripenso mi è sembrato un secolo. Ma quello che davvero non mi aspettavo, almeno non alle 11 di sera, che Lei prendesse l'iniziativa chiedendomi di andare diretti da me senza nemmeno fare quattro salti in discoteca. Non c'è stata storia, con questa mossa mi ha spiazzato e ho ceduto alla sua richiesta. Quindi è finita che come la volta precedente abbiamo passato tutta la notte assieme a casa mia e Lei si è rimessa una delle mie camicie coi gemelli. Ovviamente anche stavolta aveva con se, nella borsetta, il foulard che ormai sta diventando per noi un simbolo magico. 

Domenica: Svegliarsi assieme è stato molto piacevole e mentre ci baciavamo abbracciati tra le lenzuola abbiamo ripercorso la notte di sesso e piccanti giochi appena trascorsa (restando svegli ben oltre le 3 di notte). Alle 11 Ransie si è alzata e ha preparato il caffè ed è tornata a letto con tutti i tipi di biscotti che ha trovato nella mia cucina. La tentazione di tornare ad accarezzarla è stata davvero forte e  dopo averla abbracciata ho cominciato a baciarla e abbiamo fatto di nuovo l'amore fino a quando il suo cell si è messo a squillare interrompendoci. Era sua mamma... Lei si è alzata e l'ha prontamente richiamata raccontandole la  tipica scusa di convenienza che era uscita con le amiche e che stava dormendo a casa di una di loro... peraltro mentre l'ascoltavo ho notato che è molto migliorata rispetto all'anno scorso quando sulle scuse non era molto convincente, ma del resto quest'anno è una matricola universitaria. Le telefonate però non erano ancora finite, infatti quando lei è tornata a letto ha squillato il mio cell ed era mia Madre che mi chiedeva se Lei e Papà potevano passare a trovarmi nel pomeriggio. Ho preso la palla al balzo e gli ho detto che sarei passato io a trovarli così con l'occasione venivo a prendere l'olio nuovo. Le telefonate dei nostri genitori hanno interrotto un week end magnifico passato assieme a Ransie che a questo punto sta diventando un pò il mio grande cruccio. Mi sto innamorando di Lei? E' una storia passeggera? Nascerà un rapporto serio e alla luce del sole con amici e parenti o una di quelle storie clandestine da telenovela?

Intanto gli eventi hanno già superato questo episodio ma non c'è tempo per raccontarli adeguatamente.

sabato 27 novembre 2010

Tribute to Irina

GQ spanish edition in his December '10 issue dedicates his cover to wonderfull russian top model Irina Shayk (other information about her in Wikipedia).



She's a girl with a stunning body becoming very famous in Italy with a TV spot for a famous italian lingerie brand where She whears only bra and slip. In the boxes of this post there are two samples of Irina's pics on GQ.

I think She's one of three or four best top model of the world so I dedicate her this small post like a small tribute to her beauty. Why the post is writen using english? Beacuse a top model worldwide famous needs a language worldwide known.

venerdì 26 novembre 2010

Venerdì mattina: i postumi di una serata di swapping (da spettatore)

Giovedì sera è tipicamente sempre una serata critica e anche ieri sera lo è stata. Sono uscito dall'ufficio poco dopo le 20 e sono andato a prendere in taxi LadyJ, una mia vecchia amica, che mi aveva invitato ad un aperitivo di cui solo dopo avrei scoperto che era organizzato in concomitanza di una sfilata di stilisti emergenti e di uno swapping party (che, confesso, fino a ieri sera non sapevo affatto cosa fosse).
Quando ci eravamo sentiti al cell ieri pomeriggio LadyJ non mi aveva spiegato bene di cosa si trattasse accennandomi soltanto ad una serata in un locale carino di nuova gestione in cui ci sarebbe stata anche una sfilata aggiungendo che "sicuramente ci saranno tante  belle ragazze sole, ti piacerà vedrai" mi aveva detto. Il fatto che in un locale si concentrino tante ragazze sole mi aveva messo la pulce nell'orecchio nel senso che se vanno sole è perchè c'è una ragione. E poi se un uomo va con LadyJ di sicuro le altre ragazze difficilmente si avvicinano.

Appena vedo uscire LadyJ dal portone del palazzo oltre alle sue belle calze colorate sotto ad una minigonna di jeans e alle sue scarpe black lucide con tacco da 12 cm non posso non notare che oltre alla borsa portava una busta di carta dell'Oviesse. Incomincio ad avere qualche sospetto: da quando in qua si esce la sera con le buste dell'Oviesse?

In taxi dopo saluti e complimenti per la sua avvenenza (che alla soglia dei 28 anni ancora non tramonta) gli ho chiesto di spiegarmi meglio cosa fosse questo swapping party e Lei mi ha detto che si trattava di una serata in cui varie persone (ragazze...) portano abiti che vogliono cedere e li condividono in modo che si possano effettuare baratti (swappandoli) secondo regole prestabilite (un link che ne parla). La sua busta ricolma di indumenti muliebri era una spiegazione fin troppo eloquente.

E così ho passato la prima parte della serata a fare compagnia a LadyJ mentre curiosava, assieme ad una cinquantina di altre ragazze dai 18 ai 30 anni, tra un immenso guardaroba fatto di ogni tipo di indumenti femminili: i miei commenti e i miei suggerimenti non sono mancati come anche varie allusioni ma LadyJ mi conosce fin troppo bene per scomporsi.

Osservare il gentil sesso nell'arte dello shopping e a questo punto direi anche dello swapping è sempre stata una cosa che mi ha affascinato perchè mette i luce i pregi e i difetti di ogni donna. Osserva gli acquisti di una donna e capirai la sua mente, si potrebbe dire.

In conclusione la simpatia della mia cara amica, la presenza di molte ragazze giovani  (alcune erano davvero molto molto carine anche se sinceramente mi sarei aspettato qualcosa di più) vestite in modo sexy ed elegante hanno reso la serata molto interessante. Riguardo al locale devo dire che mi aspettavo decisamente di meglio: direi senza infamia e senza lode. La sfilata non mi ha certo entusiasmato ad eccezione di una indossatrice mora, non altissima, ma con un viso molto molto dolce che difficilmente scorderò.

Ovviamente la serata non è terminata certo alle 10... ma è proseguita ben oltre aumentando la già ampia stanchezza che avevo accumulato nella settimana e se non fosse stata una serata davvero piacevole alzarsi stamattina sarebbe stato davvero difficile.

Ma adesso è meglio pensare al week end che incombe: sul mio cell ci sono due chiamate a cui non ho  ancora risposto.


giovedì 25 novembre 2010

The Social Network: manuale per Manager?

Ieri sera sono andato a vedere il film "The Social Network" e personalmente l'ho trovato interessante. Oltre all'argomento trattato, le vicende sulla nascita di Facebook, mi è piaciuta molto la regia basata su un sapiente flashback rapido e veloce come a voler trasmettere il contesto vivace e dinamico in cui questo social network ha avuto origine, i.e. Harvard. Inoltre anche la ricostruzione della vita universitaria americana che fa da sfondo a quasi tutta la narrazione è davvero ben fatta.

Il film mi ha dato sicuramente tanti spunti e penso che sia marginale ridurlo soltanto alla narrazione della questione se Mark Zuckerberg (Metto la sua voce di Wikipedia per approfondire) abbia rubato o meno ad altri l'idea di Facebook. Anzi penso che Zuckerberg sia stato bravo nel realizzare qualcosa che nel panorama di internet mancava: un social network che fosse aperto (nel senso più internettiano del termine) e al tempo stesso esclusivo (Dopotutto a cosa serve la facoltà di Accettare o meno l'Amicizia da parte di un'altro utente?) ma che proprio per questo anche altri possano aver avuto un'idea simile.

Ciò che però mi ha più colpito è l'immagine che il film fornisce di Zuckerberg. Lui ne esce come il tipico nerd mostruosamente intelligente ma altrettanto carente sul piano dei rapporti umani. Ovviamente è un film e come ogni opera narrativa applica ai fatti realmente accaduti un filtro oltre ad aggiungere elementi più meno verosimili: la cosidetta romanzatura. Penso però che l'immagine data del nostro Zuckerberg non sia poi tanto lontana dalla realtà, forse hanno voluto marcare un pò troppo la sua imbranataggine col gentil sesso, ma ritengo comunque che uno studente universitario capace di diventare miliardario in un paio d'anni abbia sicuramente le qualità intellettuali per essere definito un genio e si sa genio è sempre sinonimo di sregolatezza. 

Proprio questo aspetto mi ha fatto riflettere su come una persona con una grande intelligenza sia  spesso invece carente sul piano dei rapporti umani rischiando così di compromettere le sue qualità con questi suoi difetti. Le mie esperienze personali e lavorative mi hanno insegnato come invece spesso i rapporti umani possano costituire un importante elemento in qualsiasi iniziativa e offrono risorse e opportunità che spesso la sola intelligenza non ha. Lo stesso Zuckerberg (nel film) crea Facebook coinvolgendo alcuni amici dell'università a cui attribuisce vari compiti nella realizzazione del suo (un'altro spunto interessante sarebbe la fortissima voglia di affermazione personale del protagonista messa in luce dal film ma la mia riunione delle 18.00 non mi permette di dilungarmi oggi) social network eppure quando cominciano le vere difficoltà e dovrebbe allora comportarsi in modo coinvolgente nei confronti di chi gli rivolge accuse e critiche si chiude stupidamente in se e solleva un muro anzichè condividere il suo progetto e quindi il suo successo.

Trasponendo queste considerazioni nella mia realtà lavorativa posso dire che la storia narrata nel film sicuramente contiene ottimi consigli mostrando molti errori che non dovrebbero mai essere fatti da manager che si trovano a gestire diverse persone e spesso a coinvolgerle nella realizzazione di un processo complesso e che non può essere fatto da una sola persona. E tutto questo può essere fatto ascoltandone le istanze, le idee e i pareri ma soprattutto trasmettendogli le proprie.

A voi il trailer a me la preparazione della riunione.

martedì 23 novembre 2010

Un foulard per la pace?

Sarà stato lo straminer (mi piace chiamarlo così..), saranno state le sue autoreggenti sotto la mini a portafoglio, sarà stato il suo foulard di Hermes che le avevo regalato qualche tempo fa o forse sarà stato il feeling particolare che c'è tra noi ma fatto sta che la cena con Ransie è andata bene (a parte il fatto che ha voluto rimarcare che il pesce fosse troppo salato) e il dopo cena anche meglio.

Il fatto che Lei abbia indossato quel foulard è stato importante per tutto quello che quel regalo simbolizza per me ma a questo punto credo sia meglio dire per entrambi. Non solo, ho preso questa scelta come una sorta di scusa implicita per come ci eravamo lasciati.

La serata è stata davvero piacevole e mentre mangiavamo abbiamo ripreso quel sottile gioco di seduzione che tutti e due amiamo. 
E poi ovviamente come spesso succede la passione ha preso il sopravvento e dopo essermi alzato ed averla bendata col suo foulard l'ho baciata sulla bocca e da lì abbiamo proseguito... ma per ora non aggiungo particolari, perchè i ricordi sono ancora freschi e le emozioni ancora vive per "parlarne" con lucidità e attenzione considerando anche che adesso sono al lavoro.
Voglio però lasciare su queste pagine un dubbio: 
perchè per dormire stanotte la mia cara Ransie ha deciso tra tutte le mie camicie di indossare una di quelle bianche coi gemelli? 


lunedì 22 novembre 2010

Rendez vous con Ransie

Il lunedì mattina è sempre un giorno critico perchè devi recuperare dal  weekend e tornare al dovere. Se poi quando stai uscendo di casa per andare al lavoro ricevi una di quelle telefonate inaspettate ma piacevoli ecco allora che iniziare la settimana è davvero difficile.

A chiamarmi è stata Lei, Ransie, una ragazza che ho soprannominato così perchè la prima volta che l'ho vista, con i suoi occhioni azzurri e i lunghi capelli castani, così magra e slanciate mi ricordava proprio la protagonista dell'omonimo cartone.

Era un pò che non ci sentivamo, quasi un mese dopo una week end passato assieme che era terminato con una discussione piuttosto accesa riguardo a noi e alla nostra "storia" o meglio flirt per via del fatto che conosco molto bene i suoi genitori. Sono stato contento di sentirla anche se so bene che in queste situazioni più si va avanti e più la situazione si complica.

Ci siamo conosciuti per caso circa un anno e mezzo fa, anche se il destino aveva cominciato ad intrecciare le nostre vite ben prima, e da allora tra noi è stato un continuo prendersi e lasciarsi di cui oggi sarà l'ennesima puntata.

Mi ha detto che all'università (è una matricola universitaria) procede tutto bene (capirai è la tipica secchioncina...)  e io l'ho aggiornata sugli ultimi eventi della mia vita... o meglio su alcuni.

Con la sua voce da signorina so tutto io mi chiede se volevamo vederci stasera. Ribatto chiedendole se non deve andare a lezione domani e Lei mi dice che martedì ha lezione al pomeriggio e che comunque non è più una liceale come l'inverno scorso.

A dire il vero mi piacerebbe uscire e andare a cena con Lei in qualche locale, magari anche sulla costa a mangiare il pesce, ma non so perchè quale recondita "paura" mi fa invitarla a casa mia alle 21.30 per una cena a due: spaghetti al salmone, merluzzo alla livornese, vino bianco, cannoli siciliani e marsala. O almeno spero di riuscire a comprare tutto per tempo e di non rimanere bloccato al lavoro sennò veramente la porto al ristorante. Anzi ora che ci penso comprerò anche una scatola di After eight: i cioccolatini che adora.

Non posso negare che mi piace molto con la sua bellezza acqua e sapone, col suo fisico esile e slanciato (un vero "manico di scopa") ma soprattutto quel carattere discreto, sornione eppure così forte e deciso capace di tirarmi un bicchiere addosso in uno scatto d'ira.

Cosa succederà stasera? Non lo so, sicuramente però l'idea di cenare assieme con Lei mi attira molto anche se so che domani mattina mi prenderanno mille rimorsi.

sabato 20 novembre 2010

Cominciare un blog...

Perchè un blog? Perchè è sempre difficile descriversi e allora meglio raccontarsi fermando su queste "pagine" (online) frammenti della mia vita, pensieri della mia mente, esperienze, ricordi e idee che ho deciso di condividere. 

Amo scrivere? Non so se amo farlo sicuramente non mi dispiace e non mi pesa. Una volta ho letto da qualche parte che chi scrive ha molto da condividere: sicuramente per me è così.

Chi passerà su questo blog (appunto chi?) si chiederà il perchè di questo titolo e in effetti "carpe rosam spinam cave" è una aforisma che da tempo è diventato il mio motto. L'ho letto una quindicina di anni fa, durante una vacanza al mare su un libro di aforismi e da allora mi è sempre rimasta impressa. Forse perchè, amo il latino, o forse perchè è una frase raffinata ed elegante nella forma e nel suono. Di certo esprime qualcosa di romantico e avventuroso: precisa, diretta e schietta può chiudere una discussione o aprirla (e in questo caso apre il mio blog).

Comunque questa frase spiega bene la mia filosofia di vita, la regola, il mio modo di essere sia nella vita privata che in quella lavorativa e per questo ho deciso di usarla come titolo del mio blog.

Un blog in cui voglio raccontarmi, svelarmi e perchè no anche aiutarmi a prendere una maggiore consapevolezza di me guardandomi col senno di poi anche grazie alla (seppur piccola) maturità che sento di aver raggiunto. Perciò considererò queste pagine come i fogli di un brainstorming continuo su di me.

Perciò questo blog non avrà una struttura precisa e ordinata perchè solo certe cose, come le cravatte e le camicie, possono essere ordinate mentre la vita segue percorsi tortuosi e mai ovvi.

In effetti la sola cosa lineare nella vita è la successione temporale degli eventi e delle esperienze che ci si trova a vivere mentre le emozioni, le idee e le influenze che subiamo talvolta ci sfiorano semplicemente altre ci avvincono in modo del tutto casuale e imprevisto tornando a galla magari proprio quando meno ce l'aspettiamo.

Quindi let's start now...